Bioimpedenziometria

La bioimpedenziometria è una tecnica innovativa “non invasiva” di valutazione della composizione corporea e di distribuzione dei fluidi corporei. È un esame di tipo bioelettrico, molto rapido che utilizza un’apparecchiatura elettronica e un sofisticato software.
È un esame che eseguo su tutti i miei pazienti (Utilizzo la BIA Akern, 101 Anniversary Sport Edition) prima di intraprendere qualsiasi percorso dietetico e ad ogni visita di controllo. Ed è anche uno dei test più importanti che si fanno sull’atleta, prima di elaborare un programma di allenamento. La BIA è fondamentale per avere un’analisi completa della composizione corporea individuale e quindi una stima attendibile dello stato di salute fisico/nutrizionale e di idratazione, del grado di sovrappeso/obesità, del metabolismo basale e del relativo dispendio energetico individuale.

La BIA si esegue mettendo due elettrodi sul dorso della mano e due elettrodi sul dorso del piede; gli elettrodi sono collegati, grazie a dei morsetti allo strumento di misurazione. Quindi si immette una corrente elettrica alternata, non invasiva, a bassissima intensità (impercettibile al paziente) e ad alta frequenza. Tale corrente, viaggiando lungo tutto il corpo, incontrerà differenti resistenze in base alla diversa composizione dei tessuti corporei.
Il test misura la bioimpedenza, cioè la resistenza che il corpo ha al passaggio della corrente elettrica. Nel corpo umano, i tessuti non grassi contengono acqua ed elettroliti e quindi offrono una minore resistenza alla trasmissione della corrente elettrica: in particolare, l’acqua è un ottimo conduttore di corrente elettrica. Al contrario la massa grassa, è una cattiva conduttrice di elettricità. La diversa composizione in massa magra e muscolare, massa grassa e acqua corporea può essere valutata misurando il tempo di conduzione elettrica dagli elettrodi della mano a quelli del piede.
L’elaborazione attraverso vari algoritmi dei dati di bioimpedenza ottenuti consente di valutare diversi parametri, ecco i principali:
acqua corporea totale (Total Body Water, TBW): in un uomo adulto, rappresenta circa il 60%, valori superiori sono riscontrabili nei bambini e valori inferiori nei soggetti con obesità, per il maggior contenuto di massa grassa;
acqua intracellulare (IntraCellular Water, ICW): è l’acqua contenuta all’interno delle cellule, che si riduce con l’avanzare dell’età;
acqua extracellulare (ExtraCellular Water, ECW): comprende tutti i fluidi che si trovano all’esterno delle cellule (plasma, saliva, linfa, fluidi oculari, succhi gastrici e digestivi, sudore, liquido cefalorachidiano, fluidi extracellulari);
peso e percentuale della massa magra (Free Fat Mass, FFM): include muscoli, ossa, minerali e altri tessuti non grassi (Massa Tissutale Attiva, ATM). È formata indicativamente dal 73% di acqua, il 20% di proteine e il 7% circa di minerali;
peso e percentuale della massa grassa (Fat Mass, FM) che comprende il tessuto adiposo esterno (grasso sottocutaneo) e il tessuto adiposo interno (grasso viscerale);
peso e percentuale della massa extracellulare (ECM), formata da tessuti e fluidi esterni alle cellule;
rapporto sodio/potassio: questo rapporto è un indice del buon funzionamento o meno della cellula. Il rapporto ideale è 1/1, se tale valore aumenta fino a 1,6, significa che nelle cellule è entrato il 60% in più di sodio e quindi il rialzo segnala un notevole aumento della ritenzione idrica (iperidratazione) e malnutrizione proteica.
Al contrario, una riduzione del rapporto fino a 0,6 esprime uno stato di forte disidratazione cellulare e di malnutrizione energetica (in questi casi, sarà necessario aumentare l’introito di calorie giornaliere).

Il calo di peso non è sempre sinonimo di perdita della massa grassa!…soprattutto quando il dimagrimento è ottenuto in tempi brevissimi, con una dieta non idonea, magari troppo restrittiva e non equilibrata soprattutto in apporto proteico. In questi casi, si perdono più facilmente acqua e massa cellulare.
Con la BIA si può monitorare la perdita di peso, facendo in modo che il paziente perda esclusivamente Massa Grassa (FM) e non danneggi quindi la sua massa magra. In questo modo, è anche più difficile che il corpo recuperi il peso perso.

La BIA nello Sport

BIA e Sport

La BIA è un test che viene spesso utilizzato anche in ambito sportivo.
Questo esame è utile sia per gli atleti di potenza che di resistenza, amatoriali o professionali. Per uno sportivo è fondamentale tenere sempre sotto controllo la propria massa muscolare, evitandone una riduzione che può avvenire in caso di allenamento troppo prolungato o intenso (overtraining) o di un regime dietetico non adeguato all’attività sportiva svolta. Anche il livello di idratazione è un parametro da monitorare con attenzione nello sportivo (soprattutto negli sport di resistenza) per ottimizzare nel tempo la propria performance e per evitare gli infortuni. Anche piccole riduzioni dell’acqua extracellulare (ECW) si traducono in un calo considerevole della performance sportiva, con una riduzione dell’efficienza fisica fino a punte del 20-30%. In caso di insufficiente idratazione muscolare, il corpo recupera l’acqua necessaria dal sangue, provocando una riduzione della pressione arteriosa, un aumento dello stress cardiaco e affaticamento precoce che incidono sull’efficienza della prestazione sportiva.
Quando l’atleta prima della gara si trova in uno stato ottimale di idratazione, il rischio di disidratazione e di traumi muscolari durante la gara è ridotto al minimo. Grazie alla BIA, è possibile conoscere la composizione corporea dell’atleta e mantenere – grazie alla dieta e all’allenamento – un adeguato stato di idratazione (ECW 40-50%) e una BCM del 40-50%, condizioni ideali per le migliori prestazioni sportive.

Altri ambiti di applicazione della BIA

La bioimpedenziometria ha molte applicazioni, anche in ambito estetico: per esempio, nelle donne che soffrono di cellulite, la BIA consente di definire lo stato di ritenzione idrica (eccesso di ECW) e di elaborare un programma personalizzato mirato a correggere o perlomeno ridurre questo inestetismo tra i più odiati dalle donne.
La BIA viene utilizzata spesso anche in campo medico, per esempio nel soggetto anziano e nella prevenzione dell’osteoporosi o in problemi di insufficienza renale. Conoscere nel dettaglio la composizione corporea permette di correggere lo stile di vita e l’alimentazione in modo da rallentare il più possibile il processo di invecchiamento e mantenersi in buona salute il più a lungo possibile.

Come prepararsi correttamente all’esame

Per un’accurata valutazione occorre che il soggetto sia:
• a digiuno da almeno 4-5 ore;
• normalmente idratato
• non abbia svolto attività fisica da almeno 12 ore
• non abbia consumato alcolici da almeno 24 ore.
• non abbia la febbre